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Feticismo degli attrezzi

30 aprile 2012

Circa un anno fa avevo segnalato un rullo attrezzi per giulietta battuto in ebay a oltre u$s 700. Mi era sembrata un’enormità, tanto più che non era completo. Ebbene ieri ne è stato battuto un altro, questa volta completo, a cinque volte quella cifretta 😯 Non è semplicemente demenziale?

Sette i contendenti, 22 le offerte, 3 i rilanci sopra i 2400! Si tratta di una trousse attrezzi proveniente da un esemplare del 1957, quasi completa (manca la chiave dadi ruota) e in ottime condizioni per la sua età; ma la domanda è: cosa mai può giustificare, al di là di un insano feticismo degli attrezzi, una spesa pari quasi al 10% del valore della vettura, non dico fresca di restauro, ma sì in ordine di marcia?

Viene in mente il facoltoso possessore di una delle sorelline ricche, diciamo una Sprint Zagato… ma in quel caso c’è da notare che la trousse non sarebbe completa: mancano alcuni attrezzi introvabili, come potete vedere nel disegno a fianco, senza contare poi il crick, a rigore parte integrante del kit e come sappiamo anch’esso raro, soprattutto se a base snodata.

Insomma, inutile cercare una ‘ratio’: la domanda posta sopra rimane inevasa semplicemente perché il mercato delle auto d’epoca segue le sue regole proprie, fatte più che di logica e calcolo della convenienza di passione e pulsioni spesso irrefrenabili.

Dopotutto, cos’è il collezionismo se non una declinazione nobile del feticismo? :mrgreen:

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3 commenti leave one →
  1. Emanuele permalink
    30 aprile 2012 2:27 PM

    allora quest’altro tizio non è un pazzo! 😛

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  2. dario permalink
    30 aprile 2012 4:31 PM

    non riesco a crederci!

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  3. Alejandro permalink*
    1 Maggio 2012 11:49 am

    Già, roba da non credere ai propri occhi.

    Rispetto al volante, molto bello, ci sono però due differenze: la prima è che il rullo attrezzi è stato venduto, mentre quello è in attesa del cliente giusto. La seconda che ad essere pazzo è semmai chi acquista a cifre altissime pur di avere un pezzo originale, non chi vende.

    Comunque, in linea di principio sono d’accordo anche io sul fatto che i pezzi originali dovrebbero quotare almeno il doppio delle repliche, il che non è. Basta guardarsi un po’ in giro per capire che talvolta è vero il contrario: alle fiere, volanti in plastica da far ridere i polli, cipolloni con stemmi fatti in Cina, baffi e sottobaffi sagomati a razzo, fanali di concorrenza, chiavi per il rullo attrezzi, appunto, che sembrano giocattoli etc. etc. tutto a cifre assurde.

    Certo tutto ha un limite, ma a questo punto non dovrebbe stupire più di tanto che i pezzi originali ben conservati abbiano anch’essi, assurdo per assurdo, dei prezzi assurdi :mrgreen:

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