Il Frontale di Bergia
Durante le ultime due settimane ho avuto modo di seguire la posa in opera di un frontale per giulietta spider proveniente dall’officina di Paolo Bergia. Ve lo racconto, ma l’introduzione migliore a questo articolo è nelle parole di Fausto Fiorucci, il lastratore, che alla mia domanda sulla qualità del manufatto risponde con poche ma eloquenti parole: “Na cannonata, ottimo” 🙂
Dover sostituire il frontale è sempre una bella rogna, da un lato per il salasso, dall’altro perché le opzioni sono davvero poche. Riuscire a trovare un frontale nuovo da fondo magazzino sarebbe l’ideale, ma ha i suoi pro e contro: di bello c’è il fatto che è stampato in un singolo pezzo e che essendo un ricambio originale monterà alla perfezione. Il limite pratico però sta nel fatto che è un frontale e basta, privo della fascia inferiore, che va dunque sagomata e saldata, portando su le ore di lavoro e quindi la spesa.
Chi ha deciso di riprodurli ha invece pensato bene di proporre un frontale completo, senza necessità di ulteriori aggiunte.
A differenza del ricambio originale le riproduzioni sono fatte di più pannelli assemblati, nel migliore dei casi 4 (Bergia), con cordoni di saldatura nel punti più stretti, per intenderci una croce a metà calandra. In altri casi, come nel frontale proposto dai tedeschi dell’OKP (che se non erro proviene dall’officina Lopane), i pannelli sono 6: come vedete nella foto a sinistra, l’alloggiamento fanaleria è stato sagomato separatamente e poi saldato.
Ovviamente in giro se ne trovano anche altri, che però a occhio e croce sono opera degli stessi artigiani. Per avere uno stampato in un pezzo unico dovremo attendere quello dei Biondi, di cui ho visto tempo fa un prototipo. Intanto ci occupiamo del frontale di Bergia, che secondo il nostro consulente di fiducia, lo stesso Fausto qui alle prese con la saldatrice, è il migliore attualmente in commercio.
Ecco il frontale ‘presentato’ per le misurazioni e il taglio del metallo da asportare. Si nota subito come la sede fanaleria asseconda perfettamente la curva dei parafanghi. Rimosso l’occhio pesto la curva laterale incontrerà precisa la linea di discesa del parafango.
La saldatura agevole e senza complicazioni conferma le prime impressioni: ogni lembo di metallo collima perfettamente con il musetto della giulietta. L’unico punto critico, che ha richiesto uno sforzo in più (con un piccolo taglio e qualche martellata extra), si trova alla congiunzione della parte interna del parafango e la discesa del bordo cofano (foto a dx).
Dunque un ottimo manufatto, anzi “na cannonata”! Ma c’è anche una cattiva notizia. Proprio mentre sistemava i convogliatori, Fausto mi riferì – e vorrei tanto essere smentito – che l’artigiano di cui Bergia si serviva per questi pezzi difficili, insomma chi ha materialmente costruito questo frontale, è passato a miglior vita circa un mese fa. Se è così non rimane che l’applauso di rito, meritatissimo in questo caso, perché quel che ho visto montare è un vero pezzo di bravura. [Edit 18.09.13. E invece gli abbiamo allungato la vita: è vivo e vegeto per fortuna. Me ne scuso – v. il Commento n.3]
E il mio frontale? Beh è ancora tutto da decidere, ma dovrò farlo in tempri rapidi: qualche pezza originale di fondo magazzino ce l’ho e credo che lascerò il resto alla bravura del buon Domenico.
Dopo di che la scocca torna alla FM Restauro e Assistenza di Matigge (Pg), e cioè da Fausto e Marco – che stanno lavorando tra l’altro alla ciclistica – per le finiture, la verniciatura e il montaggio. Tempi? Biblici come al solito, ma questa volta non mi lascerò sfuggire un’altra bella stagione, ammesso che ce ne siano più.
Se biondi aspetta ancora un po’ a fare nuovi lamierati, va a finire che nel frattempo finiscono le giuliette spider da restaurare…
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E invece si danno da fare: ce ne sono almeno due nuovi, e come si diceva l’altra volta siamo vicini alla giulietta replika 😀
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A Imola ho chiesto a Paolo Bergia se la voce riguardante il passaggio a miglior vita del suo lattoniere avesse un qualche fondamento. PER NIENTE! E’ vivo e vegeto per fortuna. A mettere in giro questa voce è stato un collezionista che si serve presso l’officina di Fausto e Marco. Indovinate come lo chiamano…. ‘Er cassamortaro’. Grattatina e tanti saluti 😯
L’equivoco nasce dal fatto che a lasciare questo mondo è stato un altro fornitore dello stesso Bergia, ma non l’autore di questi ottimi frontali.
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Ciao Alejandro,
complimenti per la tua passione e per il tuo blog che é ricco di informazioni.
Sono in fase di restauro e avrei bisogno di farti qualche domanda su un artigiano in particolare.
Come posso contattarti ?
Grazie,
Alessandro
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Ciao Alessandro,
benvenuto. Ti contatto io.
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