Bentornata Giulietta
Il 19 aprile scorso avevo recensito due veloci sul mercato, di cui una da restauro all’asta in USA, identica alla mia ma ben conservata e completa. Avevo chiuso l’articolo auspicando che il prossimo proprietario fosse italiano, così che l’esemplare potesse tornare a casa. Detto e fatto… bentornata Giulietta!
Oggi come oggi scene come questa sono diventate una rarità: in primo luogo perché i progetti da restauro, anche in America, sono praticamente finiti; metti poi l’indebolimento dell’Euro, sta di fatto che i pochi esemplari che passano ancora di mano raramente tornano in Italia. Questa invece, grazie ad Andrea, che è riuscito ad avere ragione su una nutrita rosa di pretendenti, è di nuovo fra di noi. E guardate s’è bella!
E completa, che è la cosa fondamentale in questi casi, a meno di non voler fare la fine del sottoscritto, in fase di rimontaggio e ancora alla ricerca di qualche pezzo mancante. E sana, perché da quel che vedo, tolte le plastiche dei fanali posteriori – che si trovano facilmente – tutto il resto è in gran bella forma.
Il restauro parte fra un paio di anni – ci diceva Andrea in un commento alla mia recensione – perché al momento ha già una III serie sotto i ferri e un passo corto in attesa. Caspita che bel tris! E allora, ai rallegramenti per il rimpatrio, aggiungiamo che questa veloce è caduta nelle mani giuste: un giuliettista con la G maiuscola. Auguroni all’ultima arrivata e anche alle sorelle.
E per tutti auguri di buone ferie. Ci risentiamo dopo Ferragosto 😉