Dolcefarniente
Per rendere l’idea delle attività in cui mi sono trovato coinvolto durante questa torrida estate basta una foto. Del resto, cos’altro si poteva fare? Mai visto un caldo del genere da queste parti: roba da lessarsi le meningi anche all’ombra!
Va detto però che non paghi delle tempeste di calore locali, il caldo boia ce lo siamo andati a cercare all’estero. In foto una delle piscine del Resort Playas Macenas, vicino a Mojàcar, base delle nostre esplorazione nella costa sud della Spagna. Programma ridimensionato, appunto, viste le temperature.
Prima meta Barcellona: ristorante, pernottamento. Levataccia, gitarella su pulman cabrio con soste strategiche: visita Sagrada Familia, Palau Güell, Parc Güell, ancora Gaudì, geniaccio! Cattegrale etc., ristorante. Così per tre giorni, ma sarei rimasto a viverci: meraviglia di città, Barcellona. Invece no.
Imbarco verso il Desierto de Almería. Affitto vettura – sulla carta una Mini a benza, in realtà una VW UP, bidoncello incapace di fare i 120 ad aria accesa, purtroppo irrinunciabile. Arrivo a Playa Macenas e sistemazione in villetta. Ahh finalmente il “turismo” come lo intendo io: assoluto relax, buona gastronomia, zero sbattimento. Per poco però.
E’ pronto il programma standard, quindi visita ad Almería, poi il grande passo fino a Granada per vedere, fra l’altro, La Alhambra. Tanto per accendere la nostra curiosità Granada ci riceve in fiamme.
L’incendio divampa proprio nella parte della città che dovremo attraversare per raggiungere il Palazzo del Sultano. Nel tragitto il termometro del taxi segna 46°, ma è appunto per via delle fiamme nelle vicinanze, arrivati sul posto sono appena 39°. E il posto è incredibilmente bello, ci ripaga ampiamente della sfacchinata sotto il sole rovente.
Soprattutto se dai giardini, curatissimi, disseminati di fontane ovunque, si riesce a entrare (prenotandosi on-line) nei sontuosi palazzi, uno per tutti il Generalife.
Vedere per credere. Ma il giro turistico si ferma qui: le vacanze sono agli sgoccioli e da luglio scorso un bel po’ di cose erano rimaste in sospeso; così, per andare avanti bisognerà pure guardarsi un attimo indietro e riprendere da dove l’estate afosa ci aveva costretti a gettare la spugna. E non sarà uno scherzo.
A presto 😉