Imola 2017: no cars land
O quantomeno non più. Di anno in anno a Imola abbiamo visto ridursi la presenza di auto storiche e relativa ricambistica, fino a questa edizione in cui – almeno il venerdì – la più blasonata autovettura esibita in pista era questa Giulia Spider del 1965, purtroppo ridotta a un rottame.
Esemplare di fine produzione, con tanto di freni a disco e quindi interessante, almeno in teoria. Nei fatti purtroppo senza il suo motore, il che a vederla dal vivo diventa il minore dei mali: il punto qui è la scocca, devastata dalla ruggine sotto e sopra e oggetto di interventi di ‘risanamento’ da dimenticare.
Beh almeno non possiamo lamentare che non ci fosse nemmeno una Giulietta. E con lei altre alfa, qualche bel cabrio targato FIAT, una simpatica bianchina trasformabile, l’Isetta al tendone ASI e poco altro, il tutto in questa mezza galleria fotografica:
E pensate un po’: se per puro caso non avessi incrociato le mie nipotine… chi se lo ricordava che a Novembre c’è Milano Autoclassica! 😀
Sì perché al momento la testa è tutta su Padova, e a Padova, se tutto va come nei piani (il che però da queste parti succede raramente), ci sarà una bella sorpresa. Intanto, con la Giulietta sulla soglia del reparto tappezzeria, abbiamo ancora parecchio lavoro da fare.
La settimana prossima aggiornerò il mercatino, ma voglio darvi subito un’anteprima, perché l’articolo è di quelli che si trovano raramente. Non un contagiri a 8000 rpm, non un tachimetro con fondo a 220 e nemmeno uno di quei (sempre più) rari strumenti a tripla funzione, ma tutti e tre insieme, italiani e funzionanti.
Li trovate appunto nel Mercatino, e dalla prossima settimana saranno in buona compagnia.
io ci sono stato domenica ma la Giulia non l’ho vista……(forse venduta?)
in compenso ho visto una bella Duetto osso di seppia 1750………
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o forse la rivedremo…
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Carucce le nipotine!!!!!!!!
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