Donna al volante…
Su ragazzi, siamo seri, ammettiamolo: sono solo stereotipi radicati in un immaginario collettivo retrogrado e sessita. Le statistiche sono altalenanti: quanto a incidenti oggi vincono loro, ieri eravamo noi, domani chi lo sa. In ogni caso questo post è dedicato a loro, in un giorno particolare…
…quello in cui, anche nel lembo più oscurantista di un mondo che ancora le odia e le teme, le donne hanno conquistato (almeno) questo diritto. Lo so, proprio oggi ci sarebbero cose ben più importanti da celebrare. E vorrei anch’io essere in piazza a Roma a festeggiare quella che ci auspichiamo sia la nascita di una nuova Italia, con quel popolo che dopo tante travagliate vicende è riuscito a spazzare via l’indegna zavorra politicante che ci ammorba da decenni.
Ma faccio i conti con qualche acciacco e i postumi di due lutti in una sola settimana, Maria e Monia: due donne eccezionali a me carissime: a loro va il mio pensiero più dolce mentre rendo omaggio a tutte le donne, anche a quelle più imbranate alla guida 🙂 pur sempre meno pericolose dell’infinita carovana di giovanotti esagitati ed emeriti rincoglioniti alla guida sulle nostre strade, tutti quanti maschi.
Quella che vedete sopra è niente meno che Ada Pace, leggenda dell’automobilismo italiano, la più grande “corridrice” (come le chiamavano al tempo) e “uno dei piloti (senza far distinzione di sesso) più forti della sua generazione”. Quella che vedete sotto invece potrebbe essere l’immagine della prima donna araba al volante.
Finalmente a partire da giugno 2018, nell’ultimo paese al mondo in cui vigeva ancora questa assurda restrizione, alle donne sarà consentito guidare auto e moto. Certo, non illudiamoci sulla bontà delle ragioni alla base di questa decisione: non è quel passo storico verso la parità che in molti ingenuamente hanno creduto, ma bieca opportunità economica, consumismo nudo e crudo. Eppure, dico io, non si può mai sapere quali potrebbero essere, un domani, le ripercussioni su quella società di questo piccolo spostamento nei rapporti fra i sessi.
Voglio dire se quei barbudos inquattrinados da fare schifo a forza di pompare oro nero in tutto il globo sono disposti ad abdicare a un potere di millenaria tradizione per altro denaro, allora significa che quel (dis)valore culturale si mostra ormai senza parentesi, che moralmente sono alla frutta e che un domani potrebbero vendersi anche il deretano. Quindi, al di là del fatto che questo ripiego altrettanto integralista sul modello consumistico americano mi sembra la cosa più preoccupante in tutta la faccenda, ciò non toglie che le donne potrebbero cogliere l’occasione per approfittarne, per esempio, non comprando una sola dannatissima macchina, e un domani sperare di rovesciare la situazione. A quanto pare c’è già chi un’idea se l’è fatta.
A presto.
Ciao Ale,
questo sabato a S.Benedetto raduno Alfa organizzato dalla Manovella del Fermano,sei dei nostri?
Angper
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Ciao Angelo,
lo stavo programmando da due settimane, ma impegni familiari si sono messi di traverso e ahimè ho appena alzato bandiera bianca. Se mi whatsappi qualche foto domenica facciamo il primo post con l’inviato 🙂
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