Post Vacation Blues
Così gli inglesi chiamano il hangover da rientro ferie, tra il depresso e il disperato: capita un po’ a tutti. Ma per noi il toccasana c’è, chiavi in tasca diciamo: un giretto e il mondo torna a sorriderti 🙂

Perché come diceva Borges, “la terra è un paradiso; l’inferno è non rendersene conto“. E noi ce ne siamo resi conto aprendo il cancello della nostra nuova tenuta (‘Finca’) ai piedi delle Ande.

Ma come si fa a tornare indietro, lasciare la calma assoluta della montagna, l’aria purissima, la luce diafana in altura, i tramonti ogni sera diversi e sempre mozzafiato.
Come si fa insomma a ritrovarsi in un attimo di nuovo assembrati in aeroporto, incolonnati in autostrada, smarronati guasti in casa, o peggio al lavoro, per le settimane, mesi a venire?
Come si fa a passare dal tour enogastronomico al top, allo spuntino della pausa pranzo, dallo chef stellato al “butta la pasta”, dalla bottiglia da 100 punti al vinello quotidiano?
Beh, toccherà farsene una ragione… Tre mesi in apnea diciamo, e poi per dicembre il volo è già prenotato: quelle povere piante dormienti le ritroveremo belle rinverdite, su per giù così:

E ad aspettarci ci sarà anche il mio nuovo mezzo a quattro ruote, un po’ il simbolo del cambio vita 😀

Ma come detto, il Blog non chiude, anzi. Certo ne farò un altro – il cui focus potete benissimo immaginare -, ma lo Spiderveloce’s Blog andrà avanti, diversificando le attività a seconda del continente in cui mi trovo di stagione in stagione. E per il tempo che sarò a Mendoza ho già un’idea che – state tranquilli – con i trattori non c’entra nulla.
Ve ne parlo domenica prossima 😉
È sempre un piacere leggere le tue avventure! Buona Vita!
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La pace dei sensi…. 🙂
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