Radiatori per Giulietta, Giulia Spider e SS
[Editato] Con i radiatori ho un karma negativo, diciamo anche sfiga nera. La prima parte della lunga storia è in “Dannatissimi radiatori“, post dal titolo eloquente. Beh non è finita. Dopo l’ultimo acquisto speravo di essere a posto, tant’è che ho fatto sostituire la massa radiante; poi, per via della targhetta IPRA spostata mi entrò il dubbio che non fosse ‘corretto’ per la Giulietta. Invece lo era 😀
Nel frattempo però avevo ripreso la ricerca di un altro radiatore con il marchio IPRA bello stampato sulla calotta o, meglio, vista la rarità, avevo incominciato a raccogliere pezzi per montare quello giusto.
Da Mauro Rolando (parlo dell’ottobre 2011!) presi la calotta superiore, assieme a un kit NOS di gommini e bulloni per il fissaggio (Lobo ovviamente, bruniti a dovere) e il manicotto per il fondello. Il resto non ricordo nemmeno da chi né quando ma, sta di fatto, tanto per cambiare ho imbarcato qualche doppione. Trovare un fondello invece è stata lunghissima ed è successo praticamente l’altro ieri, grazie a uno dei tanti e sempre disponibili membri dell’AlfaBB. Eccolo: l’ho appena pagato, deve ancora partire…
A questo punto permettetemi di distrarvi con qualche altra immagine di dettaglio intanto che procedo col rituale scaramantico (con le Poste ho un altro karma, anzi lo stesso se non peggio: non si sa che fine abbia fatto uno di questi volanti, restaurato, venduto, incassato, spedito… scomparso. Fregato? Comunque vada già rimborsato! Questa però è un’altra storia). Tornando a noi… ecco il kit nuovo:
Ho qualche dubbio sulla correttezza della finitura delle rondelle, ma in ogni caso sono cadmiate anziché zincate, quindi è roba del tempo. Ma veniamo a cose di interesse più generale: visto che ci siamo, chiariamo un paio di cose su compatibilità e differenze tra i due radiatori che sono riuscito a trovare. Il primo (bocchettone di riempimento a 90°) per Giulietta Spider, il secondo (tubetto ricurvo) per Giulia Sprint, ma a quanto pare compatibile anche con Sprint Speciale.
–
Differenze. Incominciamo da queste, che non sono poche. Intanto quelle puramente cosmetiche. Confrontando le due calotte la prima cosa che salta agli occhi è il numero delle modanature verticali sulle pareti frontale e posteriore: 5 per la Giulia Spider, solo 3 per la Giulietta.
Se poi non siete miopi e astigmatici come me, non vi servirà nemmeno il classico passo avanti per accorgervi che in cima alla calotta del radiatore n°2 c’è il marchio IPRA in rilievo (foto sopra), mentre è assente sul primo. In quest’ultimo il marchio è apposto con una targhetta di piombo sulla parete posteriore della calotta, fra i due bocchettoni. Scommetto però che anche se avete 10/10, non vi siete accorti di un’altra differenza, per niente cosmetica in questo caso bensì dimensionale: la calotta del secondo è 1,5 cm più alta di quella del primo.
Inoltre, poiché nel primo il bocchettone di riempimento è posto quasi in cima – precisamente a 4,5 cm dalla base, misurato al centro del tubo (sull’altro è in basso, praticamente appoggiato sulla base) – , è visibile un secondo rinforzo predisposto per assicurarlo alla calotta con un punto di saldatura.
Lo stesso bocchettone poi, che è di forma piuttosto diversa, ad angolo anziché ricurvo, più corto e quindi senza bisogno dell’asticella di supporto, è nel secondo posizionato più verso il centro, a 19 cm dal bordo lato guida, mentre nel primo è ad appena 13 cm. Oltre a quanto segnalato finora v’è anche una piccola differenza sugli attacchi alla scocca, come vedremo subito. Nonostante ciò, come dicevamo, i due radiatori sono compatibili.
–
Compatibilità. Le caratteristiche fondamentali che rendono due compatibili due radiatori sono: 1) gli attacchi alla scocca e 2) l’ingombro sull’asse verticale. Il radiatore per Giulietta Sprint differisce da quello per Spider su entrambi i parametri: troppo alto, da impedire la chiusura del cofano motore, con staffe di fissaggio posizionate diversamente: è quindi incompatibile. I nostri due radiatori hanno gli stessi attacchi, anche se appena diversi nella forma.
In altre parole, anche se, come è evidente nelle immagini sopra, le staffe inferiori sono in un caso entrambe disposte in diagonale verso l’alto, mentre mentre nell’altro lo è solo la staffa superiore, i fori si trovano nondimeno nella stessa posizione, quindi i due radiatori dovrebbero essere intercambiabili. Dovrebbero, ma c’è da verificare l’ingombro in altezza. Il tutto, ovviamente, con beneficio d’inventario: poco ma sicuro, qualche differenza salta fuori, perché i radiatori IPRA andarono soggetti a varianti in corso d’opera.
Dunque per concludere, un radiatore non corretto ma compatibile è sempre meglio di un radiatore rabberciato alla meglio, come ne ho visti in giro addirittura su giuliette esposte in mostre blasonate. Io però cercherò di montare quello corretto e quest’altro andrà a equipaggiare qualche bella Giulia Spider o Squalo in giro per il mondo.
Non ora però: aspettiamo che tutti i pesci siano sulla griglia 😉
________
Il post conteneva alcune imprecisioni, per cui l’ho editato e corretto. Ringrazio Luigi di Civitanova Marche ed Enzo Pasetti per le segnalazioni e i suggerimenti. Per altro sui radiatori v. il post Prova montaggio Radiatore.